Cos'è l'autismo?
L’autismo è una neuro diversità che influenza principalmente le capacità di interazione e comunicazione sociale.
Viene definito come un disturbo del neuro-sviluppo caratterizzato da difficoltà nell’interazione e nella comunicazione sociale, associato a interessi ristretti e comportamenti stereotipati.
La sua eziologia ad oggi è ancora incerta e, di conseguenza, non è stata identificata una soluzione definitiva, ma l’utilizzo di diverse terapie, si sono rilevate utili per un miglioramento della sintomatologia clinica dei singoli pazienti.
Negli ultimi anni si sta creando un legame tra l’osteopatia e le persone con diagnosi di spettro autistico per fornire un ulteriore aiuto, soprattutto nell'ambito viscerale.
Affidarsi all’osteopata permette a queste persone di affrontare al meglio i disturbi gastrointestinali per un miglioramento della qualità della vita.
Autismo e problemi gastrointestinali
Per molti anni i sintomi gastrointestinali cronici (GI) nelle persone con diagnosi di ASD sono stati trascurati, o attribuiti a comportamenti dati da disfunzioni sensoriali associate al disturbo.
Studi recenti invece, hanno evidenziato una correlazione tra le tempistiche della comparsa di sintomi legati all’autismo e l’aspetto gastrointestinale nei bambini nei primi tre anni.
I sintomi gastrointestinali più frequenti sono:
- Diarrea: tre o più scariche diarrioche al giorno che persiste per più di 2 settimane
- Costipazione: due o meno defecazioni a settimana con consistenza dura
- Feci maleodoranti
- Meteorismo che si verifica da 2 a 3 volte a settimana
- Gonfiore addominale almeno una volta alla settimana
- Segni di disagio addominale almeno una volta alla settimana
- Rigurgito alimentare
- Capacità di controllo sfinteriale non raggiunto entro i 6 anni di età
- GER: reflusso gastroesofageo
Che aiuto può fornire il trattamento osteopatico in persone con diagnosi di Autismo?
Diversi studi hanno riportato che i trattamenti osteopatici possano dare benefici in diversi ambiti dei disturbi gastrointestinali, tra cui reflusso gastrointestinale, diarrea e stipsi e sindrome del colon irritabile.
Sono stati riscontrati ottimi risultati successivamente al percorso osteopatico, con durata delle sedute variabili in base alla problematica per cui si presentavano e al grado di disturbo:
Per quanto concerne la problematica del Reflusso Gastro-esofageo è emerso una una minor difficoltà alla digestione e all'assunzione di alimenti o bevande acide, che fino a quel momento avevano creato problemi
Anche la componente intestinale , con la sindrome del colon irritabile, ha avuto notevoli risultati: si è visto infatti, che pazienti che presentavano problemi di diarrea, distensione e dolore addominale e costipazione, a cui sono stati sottoposti trattamenti globali di tipo viscerale, come tecniche di vibrazione a livello addominale, tecniche fasciali nelle zone ristrette e sul sacro e sulla zona pelvica.
I risultati che sono emersi sono stati soddisfacenti, fornendo miglioramenti nei dolori addominali, nella frequenza delle scariche diarroiche e nella costipazione, con la conseguente riduzione dell'assunzione di lassativi; miglioramenti perdurati poi anche a lungo termine.
Cosa può agevolare la riduzione dei sintomi gastrointestinali?
L’osteopatia non agisce solo a livello viscerale, ma anche a livello sistemico, come dimostrato anche in letteratura; proprio per queso motivo a seguito dei miglioramenti in ambito gastrointestinale, sono stati ottenuti infatti importanti risultati riguardo lo stato di salute generale dei pazienti, in particolare si è visto un miglioramento nella qualità del sonno, nella capacità di concentrazione e un miglioramento nella sfera socio-relazionale.
Questo fenomeno viene spiegato in quanto la riduzione di una problematica importante e a volte anche molto impattante sullo stile di vita del paziente con diagnosi di Autismo come l'aspetto GI, influenza tanto la qualità della vita generale della persona, in quanto questa problematica per il corpo è un carico in più che il sistema deve affrontare, sprecando energie.
Ecco perché quindi un miglioramento in una sfera o in un ambito del corpo può far migliorare le condizioni generali di salute della singola persona.
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